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Questa piccola statua devozionale è stata in passato privata della policromia e dell’asta del bastone, probabilmente lignea, che si incastrava nel manico che il santo tiene nella sinistra. Sant’Antonio Abate indossa la tonaca con la T impressa sulla spalla, si appoggia al bastone e porta la destra al petto. Ai suoi piedi si osservano un campanello e il porcellino accucciato, simbolo del demonio. Al momento dell’acquisto la statua portava una attribuzione al forlivese Antonio Trentanove, finora mai messa in discussione. Appaiono infatti plausibili gli accostamenti proposti da Tumidei con i telamoni realizzati da Trentanove per la chiesa dei Servi a Rimini, opere ancora giovanili, di grandiosa e potente bellezza.

 

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Antonio Trentanove (Rimini, 1740 ca. - Carrara, 1812)


Sant’Antonio Abate 1780/1790 ca.


terracotta, tuttotondo


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